Comunicato stampa n 5
Bologna, 5 aprile 2018
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Un occhio di riguardo all’aspetto normativo su cui tutte le associazioni stanno lavorando ciascuno con il proprio ruolo.
TANEXPO 2018
LE KEYWORD DEL PRESENTE E FUTURO PER LE ASSOCIAZIONI DI SETTORE:
INFORMAZIONE, OCCUPAZIONE E NORMATIVA PIU’ AL PASSO CON I TEMPI
La formazione come elemento essenziale e non perché la legge lo impone. Alta professionalità con la nuova figura del Funeral Director, presto nelle università
dal 5 al 7 aprile in scena a Bologna
l’Esposizione Internazionale del comparto Funerario e Cimiteriale
Eccellenza, formazione delle aziende e dell’impresario funebre, necessità di riflessione sugli ambiti sociali e culturali del comparto. Questi alcuni dei temi di incontri e seminari di questa edizione di TANEXPO, Esposizione Internazionale di Arte Funeraria e Cimiteriale, in programma fino al 7 aprile 2018 presso i padiglioni 16, 21 e 22 del quartiere fieristico di Bologna.
La voce degli esperti. Associazioni e federazioni del settore analizzano il comparto tra passato, presente e futuro partendo dagli spunti offerti dalla formazione fino alle questioni legate alla cremazione in Italia, argomento dei convegni della prima giornata della sessione TanexpoEducation. Le associazioni pongono grande attenzione alle esigenze delle imprese funebri italiane e ai produttori, all’aspetto legale, alla qualità e all’innovazione, ai problemi tecnici e sindacali, senza dimenticare la necessità di dare un servizio fondamentale per la comunità.
FENIOF, Federazione Nazionale Imprese Onoranze Funebri comunica che da inizio anno hanno lanciato un servizio di informazione “attraverso una informativa sfogliabile che consente di raggiungere le imprese funebri direttamente sul cellulare e, per i soli associati, di scaricare anche le informative complete e relativi accessi ai documenti collegati. Inoltre, poiché l’anno scorso è stato da noi siglato il CCNL di categoria, siamo lieti di illustrarne i contenuti e le molteplici novità rispetto al passato”, chiarisce il Segretario Nazionale FENIOF Alessandro Bosi.
Bosi ricorda come “sempre in fiera affronteremo le tematiche sempre più attuali delle riforme normative del settore, sia a livello nazionale che regionale, la fiscalità, la previdenza funeraria e la privacy che, peraltro, presenta una scadenza molto vicina entro la quale adeguarsi. Essendo inoltre al tavolo per la revisione delle norme UNI europee, sarà per noi gradito fornire tutti gli aggiornamenti sul tema”.
Bosi rileva con piacere il fatto che questa edizione di TANEXPO abbia un importante focus sulla formazione: “tematica sempre più importante, soprattutto alla luce delle crescenti esigenze formative in materia di tanatoestetica, tanatoprassi (ancora da normare nel nostro paese) e maestro di cerimonia. In un settore che sconta gli effetti di una rilevante crisi che ha visto talvolta annebbiare il concetto di “onoranza funebre”, è importantissimo porre le basi per una formazione che consenta alle imprese funebri di puntare sul servizio e sulla qualità dello stesso, attraverso l’operato di operatori professionali e consapevoli della naturale evoluzione del settore. E’ dunque importante che le imprese funebri si adattino alle nuove richieste della popolazione, peraltro sempre più orientata alla cremazione più che per un effettivo spirito cremazionista quanto per motivazioni economiche sempre più dilaganti, implementando la propria professionalità e qualità del servizio per gestire da protagoniste il futuro i cui contorni sono già ben delineati. La FENIOF in questo sarà al fianco di chi vorrà gestire il cambiamento investendo in formazione e professionalità”.
FENIOF a febbraio 2018 ha fornito riflessioni sulle statistiche della mortalità: secondo i dati diramati dall’Istat con la recente informativa concernente il bilancio demografico 2017, si rileva come la popolazione residente in Italia al 1 gennaio 2018 sia scesa a 60.494.000 persone. FENIOF conferma un andamento altalenate che si aggira negli ultimi anni col superamento dei 600mila decessi: lo scorso anno si sono registrati 647mila decessi sottolineando come siano stati 31.000 in più rispetto al 2016, nel 2015, i decessi furono invece circa 648mila.
Con un occhio attento e fiducioso verso il futuro della funeraria italiana, FEDERCOFIT, Federazione Comparto Funerario Italiano, ha rivolto parte delle proprie energie nel voler affrontare ed istituire cinque edizioni del proprio corso di vendita e marketing del settore funebre che ha visto, tra il 2017 e il 2018, una folta partecipazione di seconde o terze generazioni di futuri impresari di domani.
“Durante questi ed altri eventi che ci hanno visto girare l'Italia in lungo e largo, come nostra consueta tradizione, si è anche affrontato il dominante tema della cremazione divenuto oramai fenomeno culturale e sociale toccando punte che arrivano a sorpassare il 70% (come nella città di Milano) e consolidandosi anche in regioni considerate culturalmente estranee a tal fenomeno sino a poco tempo fa. Fenomeno talmente incontenibile da dover essere "preso in considerazione" persino dalla Chiesa Cattolica ed "erroneamente" considerato come nemico da parte della grande maggioranza degli impresari della nostra categoria”, spiega Cristian Vergani, Presidente Nazionale FEDERCOFIT.
Federcofit augura al settore funerario di potersi ritrovare fra due anni (al prossimo appuntamento fieristico), “con una categoria maggiormente coesa e consapevole del pericoloso declino della professionalità e dell'assenza di valorizzazione della ritualità che dovrebbe essere considerata strumento cardine in grado di ricondurre l'importante rito del commiato al centro delle attenzioni di una società moderna sempre più indaffarata”.
L’impegno di EFI – Eccellenza Funeraria Italiana sul tema della “formazione professionale degli Operatori è una costante dell’attività associativa, rappresentando uno dei punti essenziali su cui focalizziamo costantemente l’attenzione – afferma Gianni Gibellini, Presidente Nazionale EFI – Eccellenza Funeraria Italiana - Una più ampia professionalizzazione del comparto è una esigenza avvertita in misura sempre maggiore da tutti gli imprenditori che, consapevoli della fondamentale funzione sociale svolta, intendono rispondere adeguatamente alle nuove, e sempre più evolute, richieste della società contemporanea. Gli argomenti proposti in questa edizione di Tanexpo sono certamente interessanti per una crescita culturale della categoria. Ma occorre non dimenticare l’importanza di una seria formazione di base, ben diversa da quella resa obbligatoria dalle disposizioni regionali vigenti, e soprattutto di una formazione specialistica che sappia costruire nuove opportunità di occupazione per figure professionali moderne ed efficienti. Siamo impegnati da tempo, in collaborazione con alcune Università ed Istituzioni culturali e scientifiche, nella realizzazione di una sorta di Master sul ruolo del Funeral Director in chiave italiana: è un progetto che tiene conto dei nostri valori culturali e professionali, e che intende preparare i giovani allo svolgimento di questa professione sotto tutti i profili (tecnico, commerciale, comunicazionale e, soprattutto, etico). A breve lo presenteremo e contiamo di avviarlo entro la fine di quest’anno”.
ASNAF & AS, Associazione Nazionale Attività Funebre ed Assistenziale, dopo 15 anni della presidenza di Iorio Ronca, vede lei stessa un passaggio generazionale, tema di uno dei convegni di Tanexpo, con il nuovo presidente dal 30 marzo 2018 Dimitri Triantafyllou.
Sono entrambi contenti della firma del Contatto Collettivo del settore valido fino al 2020: fanno sapere che ASNAF & AS segue specificatamente i dipendenti delle imprese funebri e le questioni legate al contratto, nonché legate alla sicurezza. Sono attenti all’aggiornamento continuo e alla formazione “con 2500 corsisti già fatti”.
Ronca e Triantafyllou si esprimono su l’evoluzione della cremazione e del suo incremento degli ultimi anni affermando che “bisognerebbe a nostro avviso che gli enti locali con i loro servizi cimiteriali razionalizzassero le risorse in modo da dedicarne una parte a questo ambito che è diventato importante a livello sociale”.
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